WhatsApp insegue Telegram, arrivano le citazioni sui messaggi
WhatsApp, Il messenger ”verde” permetterà di rispondere a specifici messaggi in chat. Ma l’aggiornamento di Telegram porta con sé altre novità
UN TAP prolungato (o doppio) sul messaggio e saremo in grado di rispondere a un messaggio preciso. Una novità non da poco se introdotta sui gruppi di chat, dove il botta e risposta si risolve in un fiume in piena che spesso ci confonde. E’ una delle tante tra quelle annunciate per la prossima versione di WhatsApp. Un altro passo in avanti, dopo il lancio della versione per desktop del messenger, che accorcia le distanze tra il servizio più noto e tutti gli altri (come iMessenger, WeChat e Skype), a cominciare da Telegram.
La citazione del messaggio sarà probabilmente inclusa nel fumetto di risposta, così da poterne visualizzare il contenuto in primo piano. La feature andrà così ad aggiungersi alla lista delle funzioni che WhatsApp ha già fatto sue pur di mantenere il primato dell’utenza (ormai oltre il miliardo, rispetto ai circa 60 milioni di utenti attivi di Telegram). Solo per citarne alcune: la chat cifrata per garantire la privacy, la condivisione di file (.pdf e .doc, oltre a foto e video) e ovviamente le chat di gruppo (che presto diventeranno anche videochiamate).
Stesse funzioni, dunque, per i due servizi che si rincorrono? Non proprio, almeno secondo gli utenti che finora hanno preferito Telegram a WhatsApp per una serie di specifiche non ancora adottate dal messenger acquisito da Facebook. Il può contare ancora sul vantaggio dato da messaggi a tempo (che si autodistruggono dopo un intervallo prestabilito); salvataggio delle chat su cloud (che rende la app più leggera); possibilità di creare gruppi più numerosi (1000 contatti contro i 256 di WhatsApp), nonché tag e stickers, per movimentare e personalizzare la chat.
E la distanza è destinata ad aumentare, visto che l’aggiornamento (3.9) della app russa nata a Berlino oggi porta con sé altre novità utili soprattutto a chi usa la chat a tempo pieno, sfruttandone il potenziale. Pensiamo alla possibilità di modificare i messaggi anche a due giorni dall’invio; la menzione delle persone nei gruppi digitando “@” e selezionandole dalla lista dei contatti (anche se non hanno username); la ricerca più facile dei contatti grazie alla nuova lista ”Persone” e la ricerca dei bot più rapida nel menu degli allegati.
Tutte funzioni che, a fronte della popolarità di WhatsApp, forse non spianeranno la strada a Telegram, ma certo renderanno più soddisfatti tutti quegli utenti che lo considerano più sicuro, affidabile e veloce dell’altro messenger.
di GAIA SCORZA BARCELLONA