Samsung richiama il nuovo Note 7, la batteria può esplodere.
È un vero «batterygate» quello del Note 7.
Samsung procede al richiamo, senza precedenti, del nuovo Galaxy Note 7 che avrebbe dovuto essere in vendita in tutto il mondo oggi 2 settembre. E’ stato riscontrato che in alcuni esemplari la batteria si surriscalda, prende fuoco ed esplode.
Il primo settembre, mentre nei negozi di tutto il mondo, tutto era pronto per il debutto, con gli smartphone da giorni in esposizione, la casa coreana ha fermato le vendite e la spedizione verso i mercati nazionali dopo aver riscontrato gravi problemi. In particolare, la questione nasce dal fatto che sono esplosi due esemplari (venduti in corea) durante la ricarica della batteria . Al momento, secondo una nota ufficiale del costruttore, sono 35 gli esemplari individuati come difettosi e questo corrisponde a una difettosità di 24 Note 7 per ogni milione di esemplari costruiti. Il difetto, è stato individuato da Samsung, dopo una profonda indagine, nella batteria dello smartphone. Le 35 esplosioni (che in alcuni casi hanno fatto incendiare il dispositivo) sono avvenute durante l’upload di file multimediali sul cloud.
Il problema, ma qui non ci sono conferme ufficiali, è forse imputabile alle batterie prodotte da Itm Semiconductor che fornisce gli accumulatori per alcune versioni destinate ad alcuni mercati come la Corea. Sembrano essere immuni invece gli esemplari che montano accumulatori costruiti dalla sister company Samsung Sdi. Le 35 esplosioni (che in alcuni casi hanno fatto incendiare il dispositivo) sono avvenute durante l’upload di file multimediali sul cloud. Pare anche che nei device esplosi siano stati usati adattatori per convertire il nuovo formato Usb-C in Micro Usb, standard più vecchio.
L’ipotesi che il tutto sia stato causato da una azienda esterna è confermato invece dalla nota di Samsnung che recita: «Dal 1° settembre fino ad oggi sono stati segnalati 35 casi a livello globale e stiamo attualmente conducendo un controllo approfondito con i nostri fornitori per identificare eventuali batterie difettose presenti sul mercato. Tuttavia, poiché la sicurezza dei clienti è una priorità assoluta per Samsung, abbiamo interrotto le vendite del Galaxy Note7».
Il batterygate di Samsung è partito dalla Corea dove il device è in commercio dal 19 agosto e ne sono state vendute 400mila unità. La casa ha diramato un comunicato dove afferma che la distribuzione del nuovo modello è sospesa per verifiche qualitative (la dichiarazione recita: «Shipments of Galaxy Note 7» are being temporarily delayed for additional quality assurance inspections»).
La notizia, ben prima della conferma ufficiale, ha fatto il giro dei media online e il Sole 24 Ore ha avuto però indicazioni da proprie fonti che le vendite sono state fermate anche in Italia. Del resto, al momento Samsung Italia non ha contattato per tempo i clienti per ritirare lo smartphone prenotato nei giorni scorsi. Anzi, oggi 2 settembre, le catene di vendita, come Media World – che ospita in alcuni store i desk Samsung – hanno contatto telefonicamente gli acquirenti.
È un brutto colpo per il chaebol dell’elettronica che ora deve fronteggiare anche l’ira di chi ha già prenotato il device. E intanto il 7 settembre Apple svelerà il nuovo iPhone 7: giocare di anticipo per Samsung è stata una mossa sfortunata, un disastro avvenuto proprio nel momento in cui la multinazionale stava guadagnando terreno sulla rivale di Cupertino grazie alle vendite sostenute del modello Galaxy S7.
La percentuale dei prodotti difettosi pare essere intorno alla 0.1% ma con la previsione di vendere milioni di pezzi, Samsung ha deciso di non correre rischi e di sospendere le vendite e di richiamare gli esemplari in distribuzione. Tra l’altro pare difettoso, in alcuni esemplari, il meccanismo di estrazione della S Pen.
Non sono noti i tempi di ripristino delle vendite ma difficilmente saranno inferiore al mese tant’è che su Amazon il Note 7 è in vendita ma con consegne stimate tra uno o due mesi. E questo la dice lunga.
Intanto Samsung si dice pronta a rimediare. In una nota, infatti, ha dichiarato che sostiuirà nelle prossime settimane i device dei clienti che gia lo possiedono
«Siamo consapevoli – si legge nella dichiarazione – che questo possa causare degli inconvenienti sul mercato, ma quest’azione è necessaria affinché Samsung possa continuare a garantire la distribuzione di prodotti di altissima qualità. Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri partner per assicurare che la sostituzione del prodotto avvenga senza ulteriori inconvenienti e in modo efficiente».
La borsa di Seul ha reagito bene: dopo il calo del 2% ieri, oggi il titolo è in salita. Il mercato deve aver premiato la fine dell’incertezza.
Da il Sole 24 Ore